Riforma pubblico impiego: novità in materia di valutazione delle performance

24 Febbraio 2017

Nuovi indicatori per legare i bonus in busta paga ai risultati

Connettere i bonus nelle buste paga dei dipendenti pubblici ai loro risultati, misurandoli tuttavia sulla base di indicatori diversi, che rispecchino davvero il livello dei servizi offerti ai cittadini. È questa una delle novità più rilevanti che dovrebbero fare capolino nella riforma del Testo Unico del pubblico impiego, in fase di presentazione al Consiglio dei ministri giovedì.

Valutazione delle performance

La cd. “pagella”, a cui è legato il 50% del salario accessorio, non sarà più solo individuale, come previsto dalla riforma Brunetta, ma anche collettiva, legata ai risultati dell’intera organizzazione. Per questo il ministro Madia vorrebbe introdurre degli obiettivi generali validi per tutti gli uffici dello Stato in connessione con i reali bisogni dei cittadini, come il taglio delle lista d’attesa o più servizi digitali.
A tali principi sta lavorando una commissione di esperti (in materia di temi della performance) nominata a dicembre del 2016, composta da 5 tecnici. Le linee guida sulla valutazione costruite con la loro consulenza dovrebbero essere concordate con gli Enti locali e fissate poi dal Ministero per decreto. Inoltre il nuovo Testo Unico dovrebbe garantire agli enti virtuosi la possibilità di aumentare le risorse destinate a questi premi di produttività.

Contrattazione
Resi quasi inefficaci dalla legge Brunetta, i contratti di primo e secondo livello riconquisteranno ora rinnovata importanza mediante il nuovo Testo Unico, con specifico riferimento ai rapporti di lavoro, dalle norme disciplinari a quelle contro l’assenteismo ai premi di produzione. Con alcune rilevanti eccezioni: la più importante è quella relativa all’organizzazione degli uffici, che spetta ai dirigenti. Ma anche qui nell’ultima versione del Testo Unico affiora un’importante apertura da parte del governo: l’art.5 infatti conferma i poteri dei dirigenti “fatte salve la sola informazione ai sindacati ovvero le ulteriori forme di partecipazione”.

Modificato: 26 Ottobre 2023