15 Marzo 2019

Negli ultimi anni, grazie ai progressi che si sono registrati nel campo dell’information and communication technology (ICT), l’industria finanziaria ha ampliato la gamma dei servizi offerti, diversificato i canali di distribuzione e innovato le procedure di gestione dei rischi. Tra gli strumenti che consentono il collocamento di risorse finanziarie da parte dei prestatori (o lenders), alcuni offrono la possibilità di entrare direttamente a far parte dell’attività aziendale fino ad arrivare a sviluppare forme di investimento sempre più indipendenti dai canali tradizionali di finanziamento. Più in generale, contribuiscono a supportare il modello di business sviluppato dal management delle realtà imprenditoriali. Da tali dinamiche relazionali, che permettono a persone fisiche e aziende di sostituirsi in molti casi alle banche, è nato il fenomeno del peer to peer lending (di seguito anche “P2P”), vale a dire l’accensione di prestiti erogati da privati o imprese ad altri privati o a piccole e medie aziende, attraverso piattaforme di social lending senza passare per i canali tradizionali. Scopo del presente documento è far luce sui principali aspetti del P2P, analizzandone le principali tipologie, i trend di mercato, le opportunità per i players coinvolti, gli aspetti fiscali e i più significativi aspetti operativi di cui tener conto nell’attuare simili operazioni, nell’attesa che si giunga quanto prima ad una regolamentazione unitaria comunitaria, sulla scorta di quanto già intrapreso dalla Commissione Europea.
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Modificato: 15 Marzo 2019