7 Luglio 2017

Il nodo principale in materia circonda le Province, le quali, dopo la legge di conversione del decreto concernente la Manovrina 2017, hanno aggiornato i calcoli fissando a 471,5 milioni di euro il proprio sbilancio. Il “buco”, va detto, ha una certificazione autorevole, perché misura la distanza fra le entrate disponibili e la «spesa efficiente» per le funzioni fondamentali rimaste in capo agli enti di area vasta calcolata dalla Sose, cioè la società del ministero dell’Economia che elabora i “fabbisogni standard” degli Enti locali. Risulta tuttavia un dato di fatto che i tagli previsti inizialmente dalla riforma siano stati progressivamente smentiti dai fatti, e nonostante siano stati ormai ridotti di due terzi la condizione di strade e scuole continua a denunciare lo stallo.

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Modificato: 7 Luglio 2017