2 Marzo 2018

Nel documento si prendono in esame gli aspetti maggiormente significativi sul piano lavoristico dei procedimenti di composizione della crisi da sovraindebitamento descritti dalla legge n. 3/2012. In particolare, ci si sofferma sulla crisi dei debitori non fallibili che rivestono, al contempo, la qualifica di datori di lavoro, al fine di individuare quali siano gli strumenti dagli stessi accessibili per gestire i rapporti di lavoro dipendente e le eventuali eccedenze di personale in caso di crisi da sovraindebitamento. Al pari di tutte le procedure finalizzate alla gestione della crisi, infatti, anche quelle in esame presentano molteplici profili connessi alle tematiche giuslavoristiche, con particolare riguardo alla tutela dei crediti e dei diritti dei lavoratori e al mantenimento dei livelli occupazionali. D’altronde, la crisi di solvibilità dell’impresa in stato di sovraindebitamento tende a caratterizzarsi quale crisi di occupazione, richiedendo all’operatore del diritto la ricerca di soluzioni in grado di contemperare l’interesse al posto di lavoro con quello all’esercizio di impresa. Lo studio ha il pregio di analizzare in prospettiva giuslavoristica una disciplina normativa ancora poco approfondita e che, seppure non di recente emanazione, vede oggi i primi casi applicativi.
Leggi il documento

Condividi:

Modificato: 2 Marzo 2018