1 Marzo 2019

E’ trascorso ormai un anno dalla piena pubblicazione delle disposizioni di revisione e modifica del processo esecutivo – introdotte dal D.L. 27 giugno 2015, n. 83, convertito con modificazioni dalla L.6 agosto 2015, n. 132 e dal D.L. 3 maggio 2016, n. 59 convertito con modificazioni dalla L. 30 giugno 2016, n. 119 – che hanno comportato l’adozione sia delle cd. Vendite con modalità telematiche, sia del Portale delle Vendite Pubbliche, per la vendita dei beni staggiti e per la pubblicità legale delle procedure di vendita. Purtuttavia, alcuni aspetti relativi alle procedure esecutive e alle medesime modalità telematiche delle vendite stentano ad essere concretamente attuate dai Tribunali; nei casi in cui le modalità telematiche hanno trovato applicazione, inoltre, emergono prassi non uniformi, in quanto la normativa è spesso interpretata in maniere differente, complice un dato normativo complesso e stratificato in più provvedimenti, anche di fonte secondaria. Queste criticità comportano concrete difficoltà per i professionisti che operano nell’ambito delle procedure esecutive, assumendo la funzione di delegato alle vendite e di custode dei beni. Alla luce di tanto, Il CNDCEC, nell’ambito della propria attività istituzionale di supporto agli iscritti, ha istituito un apposito Gruppo di Lavoro, composto da esperti nella materia delle Esecuzioni, con il precipuo obiettivo di individuare specifiche linee guida che raccolgano le migliori prassi e le interpretazioni preferibili in materia. Il progetto prevede, tra l’altro, l’elaborazione dei dati raccolti tramite un questionario, elaborato dal Gruppo di Lavoro, a cui è possibile accedere cliccando qui. I dati ottenuti e le risposte che perverranno, oltre integrare i contenuti di un documento che possa individuare linnee guida per i professionisti impegnati nella gestione del processo esecutivo, saranno elaborati dal CNDCEC anche al fine di poter formulare alcune proposte di modifica dell’attuale quadro normativo primario e secondario e di presentare specifiche richieste di intervento al Ministero della Giustizia e, in particolare, alla Direzione Generale per i sistemi informativi automatizzati, laddove ciò si renda necessario

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Modificato: 1 Marzo 2019